SUGAR CRAVING, PERCHé ABBIAMO SEMPRE VOGLIA DI DOLCI E COME GESTIRLA

Non riuscite a chiudere un pranzo o una cena senza aver mangiato qualcosa di dolce. Che sia una fetta di cheescake, una porzione di gelato, un muffin al cioccolato avanzato dalla colazione, non importa. Deve essere semplicemente dolce, altrimenti non riuscite ad alzarvi da tavola. Ecco, non si tratta di una semplice “voglia”, ma di una vera e propria ossessione per i dolci che crea dipendenza. Appena il nostro organismo ottiene la sua dose di zucchero si sente appagato, ma la sensazione è momentanea. Un’alta quantità di zucchero, infatti, favorisce un maggior rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore che dà una sensazione di gratificazione, soddisfazione e benessere. Tuttavia, l’effetto dura poco e dal cervello arriva sempre più alta la richiesta di altro zucchero per raggiungere quei livelli di soddisfazione. Questo fenomeno prende il nome di sugar craving, ovvero brama di dolci e, come tutte le dipendenze, può danneggiare la nostra salute. Un consumo eccessivo di zuccheri abbassa i livelli di concentrazione, danneggia elastina e collagene, accelerando l’invecchiamento cutaneo e causando la comparsa di rughe precoci, agisce sull’umore. Ma non solo, perché l’abuso di biscotti & Co. fa inesorabilmente aumentare il girovita e danneggia i denti.

Perché abbiamo sempre voglia di dolci?

Ma cosa si nasconde dietro questa ossessione? Sembrerà banale, ma spesso la miccia viene accesa dallo stress che una urgente necessità di zuccheri come fonte di sollievo e compensazione. Appena ingeriamo un’enorme quantità di cibo contenete zucchero, soprattutto raffinato, nel sangue aumenta il livello di glucosio. Il nostro organismo, per abbassarlo, produrrà più insulina, ma nel momento stesso in cui il livello torna nel range, il desiderio di dolci si rifarà vivo. Una sorta di loop che, appunto, crea dipendenza.

I campanelli d’allarme che fanno pensare ad una dipendenza da zuccheri sono il bisogno compulsivo di mangiare cibi o bere bevande zuccherate, la sensazione che quella quantità non basti più, un enorme senso di angoscia quando consapevoli di non avere a disposizione i “dolci”. Questo effetto di forte dipendenza è accentuato dal consumo quotidiano di prodotti conservati o industriali, che nascondono al loro interno grandi quantità di zuccheri. Il primo passo per ridurre la quantità giornaliera di zucchero consumato è prendere coscienza di avere sviluppato una dipendenza. Quindi sostituire i dolci con frutta fresca e secca (per esempio una mela e 5 mandorle), oppure con uno yogurt naturale a cui aggiungere frutta.

Durante questa fase è fondamentale l’attività fisica, che grazie al rilascio di endorfine permette di abbassare il livello di stress, favorisce il controllo dell’appetito e aumenta il senso di felicità, che spesso è associato al consumo di zuccheri. Inoltre, a colazione meglio optare per cereali integrali e frutta, ricordando che due porzioni giornaliere corrispondono al limite massimo di zuccheri semplici da assumere quotidianamente, mentre evitate cereali zuccherati o glassati al cioccolato. Se a merenda vi assale una improvvisa voglia di dolce, preferite un gelato artigianale o una fetta di torta fatta in casa (ricordatevi che gli alimenti preconfezionati o raffinati contengono molti zuccheri e una grande quantità di agenti chimici dannosi per la salute): con lo stesso apporto calorico di una bibita restituiscono un maggiore effetto saziante (e soddisfacente).

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